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Giuseppe Ungaretti: San Martino del Carso
Di queste case
Non è rimasto
Che qualche
Brandello di muro
Di tanti
Che mi corrispondevano
Non è rimasto
Neppure tanto
Ma nel cuore
Nessuna croce manca
E’ il mio cuore
Il paese più straziato
PARAFRASI:
Di queste case non è rimasto che qualche squarcio/pezzo di muro
Di tanti che corrispondevano il mio affetto (che mi erano cari) non è rimasto nemmeno questo (un brandello, qualcosa che identifichi una persona)
Ma nel mio cuore non manca il ricordo di nessuno dei miei compagni
È proprio il mo cuore il luogo più lacerato/afflitto/tormentato.
COMMENTO:
In “San Martino al Carso” il poeta osserva lo scempio, che la guerra ha operato in questo paese del quale non è rimasto che qualche brandello di muro e immediatamente pensa a tanti compagni dei quali non sono rimasti neppure brandelli, ma il loro ricordo è sempre vivo nel suo cuore che è simile a un cimitero nel quale nessuna croce manca. Il paese più straziato è il cuore del poeta perché la morte di ciascun compagno è come un’amputazione del proprio animo di cui l’uomo Ungaretti porterà per sempre i segni dentro di sé.
L’espressione brandello di muro conferisce umanità al mondo inanimato e richiama immediatamente l’immagine di corpi mutilati, straziati, ridotti a brandelli. Allora è immediato il passaggio da brandello di muro a brandello di carne.
La 2a parte della lirica è costituita da due distici fortemente avversativi. Vuole dire che se anche nulla è rimasto dei compagni morti il loro ricordo è vivo nel cuore del poeta.
Nell’ultimo verso si ha l’analogia tra cuore e paese e c’è un richiamo al brandello di muro.
I due ultimi versi si ricollegano nelle immagini e nel significato ai versi iniziali e racchiudono un senso di dolore..